ALBICOCCHE: DALL’ARMENIA ALLE NOSTRE TAVOLE

ALBICOCCHE: DALL'ARMENIA ALLE NOSTRE TAVOLE
L’estate porta con sè, oltre a meravigliose e calde giornate di sole, una grandissima varietà di frutta, dalle ciliegie al melone (senza tralasciare fragole, pesche, anguria, nespole e frutti di bosco). Ci soffermiamo oggi su un’altra grande protagonista delle nostre tavole nella stagione estiva: l’albicocca. Dal colore acceso al sapore dolce e delicato, si tratta sicuramente di uno dei frutti più consumati, sia per le sue proprietà benefiche, come l’alto contenuto di vitamine A e C, il suo principio antiossidante, la produzione di melanina, sia per le grandi varietà di utilizzo che la caratterizzano.
ORIGINI E DIFFUSIONE
L’albicocca (Prunus armeniaca) è una drupa costituita da endocarpo legnoso. Il SUO seme, detto armellina, è molto usato nella pasticceria e nella distillazione per il suo caratteristico aroma di mandorla. Il nome scientifico dell’albicocca ci riporta alla sua terra di adozione: viene infatti coltivata fin dall’antichità in Armenia, di cui è, tra l’altro, frutto nazionale, tuttavia la sua vera origine è la Cina.
Leggenda vuole che sia stato Alessandro Magno a scoprirne la bontà e, complice la sua autorevolezza, a favorirne la diffusione al di fuori delle terre d’origine. Ci pensarono poi gli antichi Romani e gli Arabi a portarla nel bacino del Mediterraneo.
Nella cultura cinese l’albicocca viene associata all’educazione e alla medicina: se da una parte infatti si dice che Confucio insegnasse ai suoi allievi sotto un albero di albicocche, dall’altra in Oriente ci hanno sempre visto giusto riguardo alle proprietà del frutto. L’albicocca infatti una fonte importante di fibre, antiossidanti e betacarotene che sembra portare benefici a vista, pelle e intestino. Ragione in più, dunque, per farne scorpacciate.
CONSUMAZIONE
Sono innumerevoli le modalità di consumo dell’albicocca: possiamo consumarle al naturale come spuntino, magari al mare, o nelle crostate di frutta fresca come dessert di fine pasto, come confettura, possiamo ricavarne freschi frullati e succhi rinfrescanti, possiamo trovarle in commercio candite ed essiccate.
Noi le proponiamo conservate in un dolce sciroppo di acqua e zucchero di canna, che esalta il particolare sapore del frutto, raccolto al punto giusto di maturazione e lavorato dopo poche ore, fino ad ottenere così un prodotto conservato con le stesse caratteristiche del prodotto fresco con proprietà organolettiche uniche. Tutto il processo produttivo è svolto manualmente secondo l’antica tradizione contadina della produzione casalinga di frutta sciroppata in barattoli da consumare in inverno e primavera, in assenza del prodotto fresco.
Un salutare connubio di colori, profumi e sapori per godersi la freschezza delle albicocche in ogni periodo dell’anno.
Se invece si vuole preparare un dolce, dalla classica crostata alla golosa torta Sacher, la nostra confettura di albicocche risulta essere l’alleato vincente: senza l’aggiunta di zucchero, completamente naturale, così da conservare in questo modo il sapore del frutto fresco.
Tutti noi abbiamo un cibo preferito, qualcosa che gustiamo sempre molto volentieri, di solito sono alimenti che hanno per noi un significato molto profondo, andando oltre il semplice gusto. Dolci, morbide, dalle numerose proprietà benefiche, le albicocche sono da sempre un vero toccasana per la salute che non dovrebbe mai mancare nelle nostre case.
D’altro canto si sa, “un’albicocca al giorno toglie il medico di torno!”????